AF: Ho notato che i giapponesi sono spariti dalla scena negli ultimi anni. 20 anni fa erano dappertutto. Tuttavia, adesso raramente mi capita di vederne qualcuno a incontri d’affari, corsi in business schools, ecc. ecc.; perché sono diventati cosi timidi? Sono imbarazzati? Qual è il problema?
CP: Non credo di comprendere completamente me stesso. Il Giappone è una società in procinto di commettere un suicidio. Dubito che qualcuno capisca come questa società ragioni. Tuttavia, qualche fattore merita di essere evidenziato. Il primo è che stiamo diventando una società molto anziana. Circa 1/3 della popolazione ha più di 65 anni. Queste persone non viaggiano molto, non sono coinvolti in business, e non hanno grande interesse per l’innovazione.
Il secondo punto è rappresentato dal fatto che i giovani in Giappone non sembrano volere, o non sono pronti a lasciare la loro zona di confidenza. Studiano all’estero meno che in passato, viaggiano meno e parlano meno lingue straniere.
Vi è un credo nella società secondo il quale il Giappone è il più sicuro e il più confortevole luogo dove vivere e non vi è alcuna ragione per essere coinvolti in ciò che succede al di fuori. Io credo che parte di questo sia la conseguenza della garanzia da parte degli U.S. della sicurezza del Giappone. Nessuno, infatti, deve preoccuparsi più di tanto per il futuro della nazione.
In ultimo, i giapponesi hanno una tendenza nel continuare ad agire e pensare nello stesso vecchio modo finché non sono costretti a cambiare per via di una catastrofe. Ad oggi, tale grande crisi o catastrofe non si è ancora verificata.
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