Hong Kong non ha più punte di eccellenza, non si investe seriamente in nessun settore differenziante perché la Cina non ne ha interesse vista la strutturale tensione politica (che secondo me intenzionalmente ha stupidamente fomentato): shipping andato a Tianjin, finance a Shanghai, tech a Shenzhen etc. Il governo cinese ha chiaramente fatto una scelta silenziosa per “normalizzare” Hong Kong e lo fa in negativo: anziché investire HK come in ogni altra grande città cinese per creare un hub con un vantaggio competitivo, evita semplicemente di farlo, ben sapendo che in un contesto del genere ne dichiara sostanzialmente la morte economica. Gli unici investimenti seri sono infatti in infrastrutture per creare cordoni di collegamento a madre patria (ponte sul delta, high speed train per Guandong, terza pista aeroporto). Per trovare eventi culturali si è sempre dovuti cercarli con il lanternino (per il West Kowloon Cultural District ci stanno mettendo venti anni e non è ancora finito… manco in Italia, per dire, l’Asia Society che organizzava eventi di grande livello è ridotta a promuovere misere esposizioni di arte di 3a categoria, l’Harvard club non si riunisce quasi più e quando lo fa propone eventi folkloristici più che educativi). Il tutto sul l’impianto di sempre: città costosissima, 4-5 gruppi che controllano l’80% del real estate, con il risultato che tutti si ammazzano per permettersi un buco in cui vivere, e ciò ha creato praticamente in tutti una mentalità “transazionale”: a nessuno frega un cazzo di nulla che non siano i soldi. La gran parte delle interazioni quotidiane sono bene che va con il saluto meccanico della cassiera così come è scritto nel manuale sennò la fustigano, ma tutto a occhi bassi, tutto scortese, tutto sbrigativo, piccoli abusi quotidiani all’insegna della frustrazione, tassisti sull’orlo di una crisi di nervi, razzismo strisciante anche nei confronti dei cinesi di Mainland. Ci sono secondo me ragioni chiare per tutto questo: strapotere degli oligopoli e politica Cina-HK cinica e scellerata sono secondo me ragioni chiare per tutto questo. L’atmosfera è cupa, la gente non sorride, gli occidentali sono sempre meno, HK che era la città più cosmopolita del mondo, sta lentamente diventando una città cinese come le altre che non attira più la curiosità di noi occidentali. Ma resta pur sempre come un popolo decide di reagire, e il 95% reagisce spalando la merda al piano di sotto. Posso capire razionalmente, ma non è un posto in cui è bello o utile stare. Sarebbe meglio che la Cina invadesse Hong Kong: almeno la toglie dallo stallo.
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Perché ho lasciato HK che ho amato e perché non mi da più allegria tornarci
Alberto Forchielli27 Novembre 20183