Sembra che gli Inglesi stiamo facendo sul serio e che siano in preda ad un’impennata d’orgoglio e dalla volontà di non voler ammettere d’aver fatto una cazzata.
Ma gli inglesi a ogni cazzata ritirano fuori lo “Spirit of Dunkuerque” quando persero la prima partita della seconda guerra mondiale e chissà perché Hitler decise di graziare i 200.000 soldati sconfitti sulla spiaggia, che furono recuperati dalla flotta di ogni barca e barchetta che attraversò la Manica. Quindi di fronte alla debacle, mentre gli italiani piangono e pregano la Madonna, gli inglesi tirano su il mento e affrontano la situazione come affrontano il loro clima, facendo di necessità virtù e uscendone (con l’aiuto degli yankees e di migliaia di soldati del Commonwealth) vincitori.
Una differenza fondamentale tra inglesi e italiani viene confermata in queste ore: il partito conservatore al potere, che fino a stamattina sembrava lacerato in ogni senso, tra Brexiteers e Remaineers, nella raffica di candidati decisi ad azzuffarsi per il dopo Cameron, adesso é più unito che mai sotto l’egida di Theresa May e rafforzato dalla rapida conclusione della crisi politica. In Italia invece nella crisi non fanno che proliferare le frammentazioni all’interno delle varie chiese e chiesuole della nostra politica, in tal modo rimandando all’infinito le decisioni da prendere nell’interesse del Paese.
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