Italcer compra La Rondine. Nasce un polo della piastrella con 200 milioni di ricavi

La Italcer fa capo al fondo Mandarin, promosso da Intesa San Paolo e China Development Bank. Il nuovo aggregato industriale si colloca nella top ten di un settore molto frammentato. Graziano Verdi, imprenditore della Italcer sta consolidando il settore

 
Nasce un nuovo campione nazionale della ceramica nazionale che si colloca nella top ten del settore, forte di 200 milioni di ricavi. Lo ha costruito la Italcer che ormai sta finalizzando l’acquisizione di Rondine: 100 milioni di fatturato, nome storico della piastrella del distretto di Sassuolo. Venderà il suo 50% la famiglia di fondatori Giacobazzi e così farà anche l’impresa turca Seramiksan della famiglia Demirdover che aveva rilevato l’altro 50% nel 2013 dal fondo di private equity Progressio. Una presenza, quella dei soci di Ankara, che aveva permesso a Rondine di crescere sui mercati del Medio Oriente. Oggi si cambia pagina, e il nuovo aggregato si colloca tra i gruppi più grandi, nomi come Marazzi, di proprietà americana, Florim, Panaria e Del Conca.

Le acquisizioni

Con l’acquisizione di Rondine, che segue quelle di La Fabbrica, Elios e Devon & Devon lo scorso anno, Italcer in 16 mesi trascorsi a fare shopping sul mercato italiano, la settima azienda italiana per fatturato con circa 200 milioni di euro e la quinta in profittabilità con 35 milioni di ebitda. Rondine ha una capacità produttiva pari a 15 milioni di metri quadrati di piastrelle. Nel 2017 ha realizzato 108 milioni di euro di fatturato e 14,5 milioni di utile.
Nel 2017, pensando a un consolidamento e buoni margini industriali, il fondo di private equity Mandarin Capital Partners II, con partner e fondatore Alberto Forchielli, ha creato con Graziano Verdi Italcer Spa, una holding che ha cominciato a comprare imprese del settore.

I cinesi

Perno dell’operazione dal punto di vista finanziario (ma anche industriale) è il fondo Mandarin capital partners che di Italcer possiede la maggioranza e che aveva visto nell’azienda una piattaforma per continuare a crescere e consolidare un settore che in Italia è molto frammentato. Mandarin è fondo di private equity nato una decina di anni fa dietro la spinta di Intesa Sanpaolo, primo gruppo bancario del Paese, e di investitori cinesi di primo livello: China Development Bank, la maggiore banca della Repubblica Popolare Cinese, e Export-Import Bank of China, la cui attività ha come cardine il finanziamento delle esportazioni cinesi con linee di credito in parte agevolate, garantite dal Governo di Pechino.

Articolo pubblicato su Corriere della Sera, Sabato 6 Ottobre 2018
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