Alcuni stralci dell’articolo:
“Il termine emerging markets (EM) fu portato alla ribalta per la prima volta negli anni 80 da Antoine Van Agtmael, economista della World Bank, per indicare quei paesi con economie in forte crescita che sono in fase di transizione verso uno status di maturità. Mercati ricchi e autonomi dal punto di vista economico, ma non pienamente sviluppati. Paesi in possesso di un grande potenziale di crescita, ma a fronte di investimenti il cui rischio è molto elevato. Gli EM negli anni di boom dei prezzi delle materie prime, quando la Cina trainava i mercati, si sono seduti su questa crescita, si sono adagiati sugli investimenti cinesi e la domanda cinese, e non hanno fatto neanche loro le riforme strutturali che avrebbero dovuto fare.”
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scritto da Alberto Forchielli e Daniela Castelli per L’Indro, 22.03.2016
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