Forchielli, lei sostiene che queste sanzioni alla #Russia, punirla per quel che ha combinato in Ucraina, la spinga tra le braccia della #Cina e questo non potrebbe che danneggiare l’#Occidente…
☑️Si, io sono molto preoccupato della crescita cinese, perchà la Cina, al contrario del Giappone degli anni 80, rappresenta una minaccia economica, una minaccia politica e una minaccia militare. Il risultato di queste sanzioni, che non hanno un obbiettivo chiaro, è di spingere la Russia in questo abbraccio, mortale per noi, mentre invece la Russia sarebbe un paese filo-europeo, un paese che vede l’Europa come suo alleato naturale; quindi, io auspico che si chiudano queste sanzioni, che non hanno veramente ne capo ne coda, danneggiano le economia di entrambi i paesi e poi ci portano inevitabilmente in quella direzione lì.
La Russia dice di non essere interessata a rientrare nel G8, #Trump ha dimostrato che preferisce stare a #Pechino che non in Canada. E’ ipotizzabile, secondo lei, una presa di coscienza dell’obsolescenza di questo tipo di vertice?
☑️La Russia non rientrerà mai nel G8, perchè sa che è un meccanismo obsoleto, sono di fatto le vecchie democrazie liberali, che stanno perdendo peso, ormai la Russia si è guadagnata un ruolo baricentrico nelle relazioni internazionali e non ha nessun interesse a rientrare nel G8, ma assolutamente. L’interesse vero è di giocare un ruolo nel G20, il G7 può essere rottamato, ci sono 4 paesi europei il Canada e il Giappone… Io credevo che lo avessero addirittura cancellato.
Investimenti cinesi nel Mondo: si vede un Africa quasi tutta cinese, e anche un Sud America molto influenzato dagli investimenti della Cina, lei pensa che da questo punto di vista la Cina non si fermerà e continuerò con questo suo “soft power” di fatto a governare il mondo in silenzio?
☑️Guardi i cinesi sono bravissimi nel convertire il potere economico in potere politico. L’Australia, che seguo tutti i giorni, è un esempio; sono arrivati al punto in cui riescono a negare nelle università australiane la narrazione di Tiananmen o della rivoluzione culturale, sono arrivati al punto di influenzare la politica australiana. I cinesi sono bravissimi nel creare gli investimenti, creare la diaspora, entrare nelle élite dei paesi in cui investono e creare una classe politica e quindi il controllo degli investimenti cinesi è una “situazione esistenziale” per l’Occidente, se non blocchiamo gli investimenti cinesi e li mettiamo sotto controllo noi diventeremo schiavi
Estratto dalla puntata di Sky TG24 Mondo di venerdì 8 giugno
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