“I NOSTRI POLITICI SONO INADEGUATI, A MALPENSA DOVREMMO SCRIVERE BENVENUTI IN MINCHIOLANDIA”: INTERVISTA FOLLE AD ALBERTO FORCHIELLI DA UNA CAMERA IPERBARICA A BANGKOK (“SFIDO BERLUSCONI SULL’IMMORTALITÀ!”)
Alberto Forchielli lo si ama o lo si odia, d’altronde le mezze misure non appartengono nemmeno a lui stesso. Sul suo conto si può dire che è uno degli italiani più famosi e stimati negli ambienti economico-finanziari internazionali. Nato a Bologna nel 1955, è fondatore e presidente del fondo di private equity Mandarin Capital Partners e prima ancora è stato consulente di multinazionali, imprese statali, governi, della Banca Mondiale e in qualità di esperto di questioni asiatiche periodicamente viene ascoltato dal congresso degli Stati Uniti d’America. Con il suo Mandarin Capital è anche supporter del Deshpande Center del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, una delle più importanti università di ricerca del pianeta, con il Deshpande che rappresenta un super incubatore di start-up innovative nell’industria biotech. Poi c’è la sfera privata che lo vede rockstar economica di Facebook con 650mila follower nella sua pagina pubblica nonché agitatore alfa degli approfondimenti televisivi italiani. Sfera privata dove alterna con sorprendente funambolismo scritti su geo-politica e innovazioni future, imperdibili video-chiacchierate con l’altrettanto autorevole ed esuberante Fabio Scacciavillani – super economista a capo del fondo sovrano dell’Oman – a selfie surreali in mutande azzurre e piedone nudo e battutacce degne dei peggiori bar sport emiliano-romagnoli. Quindi, detto ciò, non vi stupirà questa intervista, con lui che si trova dentro la camera iperbarica di una clinica di lusso a Bangkok.
Alberto Forchielli, bolognese, guru economico, presidente e fondatore di Mandarin Capital Partners, è a Bangkok dove spera di diventare immortale. Questi sono i suoi ultradivini piedi
Alberto perché sei chiuso lì dentro? “Voglio ringiovanire. Un’ora tutte le mattine qui dentro mi ossigena e adesso dimostro 20 anni di meno non solo nello spirito ma anche nell’aspetto”.
È una roba costosa? “Non lo voglio sapere! La clinica mi ‘ciuccia’ i soldi direttamente dal conto corrente così, almeno per i soldi, non soffro”.
Allora cosa ti fa soffrire? “Il tempo che ho buttato negli ultimi 20 anni a sognare che l’Italia potesse diventare un paese normale, anche grazie all’aiuto dell’Europa. Mentre il mondo di oggi mi piace meno di quello non globalizzato, con i cinesi che si sono rivelati peggio degli scippatori magrebini che d’estate rubano i Rolex a Riccione”.
Hai sentito che Di Maio se l’è presa con l’OCSE? “Sono terrorizzato sapendo che lui in questi giorni è in Asia. Cazzo, sono venuto a vivere qui per non vedere i politici italiani e adesso mi insegue addirittura Di Maio! Mi sento perseguitato e sto pensando alla fuga. Dove posso rifugiarmi? Forse a Singapore. Lì uno come Di Maio non lo fanno neanche entrare. Le sue dichiarazioni mi fanno ridere. Non vuole che il resto del mondo si faccia gli affari nostri? È semplice. Diventiamo invisibili. Cambiamo nome, inventiamocene un altro oppure sostituiamo tutti i cartelli. A Malpensa e Fiumicino mettiamo Benvenuti in Minchiolandia. Magari funziona”.
Altro da dire sulla politica nostrana? “No, davvero, non voglio più parlarne. Tutto è ridicolo, compreso l’opposizione che è scomparsa. L’inadeguatezza dei nostri politici ha innescato un meccanismo perverso, con i cittadini che disprezzano ogni tipo di autorità, classe dirigente compresa”.
In Asia non è così? “In Italia è pieno di pensionati mentre qui è pieno di giovani. E la grande differenza tra i giovani asiatici rispetto ai giovani italiani è che qui guardano al futuro con fiducia e ottimismo, non c’è nichilismo, per gli asiatici domani sarà meglio di oggi…”.
Come in Italia negli anni Cinquanta? “Esatto. Qui l’aria è diversa, anche se ci sono grandi ricchezze e grandi povertà dovute alla società verticale, si respira un’aria piena di positività, senza odio nei confronti delle classi più fortunate. Negli USA se guidi un’auto di lusso la gente ti guarda con rispetto perché vuol dire che te la sei meritata, da noi in molti ti augurano di schiantarti alla prima curva. In Asia hanno lo stesso spirito degli americani. Inoltre qui la piccola criminalità quasi non esiste. E ciò è molto positivo”.
Sei ringiovanito di 20 anni, che progetti hai per il futuro? “Nel business, il polo ceramico italiano di Italcer Group, che sta sviluppando il Mandarin, anche grazie alla recente acquisizione di Rondine Group, arriverà entro 1 anno alla quotazione e diventerà il polo europeo più grande del settore, per competere alla grandissima a livello mondiale. Sempre che Toninelli non ce lo impedisca, costringendoci a fonderci con l’azienda del gas di Sassuolo. Mentre a livello personale punto a sfidare Silvio Berlusconi sull’immortalità”.
Entrambi volete diventare gli uomini più longevi del mondo? “Certo. Lui nella categoria ‘mezze seghe’, io in quella dei corazzieri. E poi con l’elmo che mi regalerà Mattarella andrò su Marte con Elon Musk. Adesso basta con l’intervista che ho finito l’ora nella camera iperbarica”.
Alberto, l’ultima domanda. Anche in Italia fanno la camera iperbarica per ringiovanire? “Ma figurati, in Italia non c’è abbastanza corrente elettrica per farle andare!”.
Intervista di Michele Mengoli, pubblicata su Pangea
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