Posta del Cuore – Parte Settima

Cari Amici,
eccomi con la “Posta del cuore – parte settima”, in risposta al mio super-post del 10 febbraio, dove chiedevo il vostro aiuto perché “non so più di cosa scrivere sui social” e al quale voi avete risposto con centinaia di suggerimenti (a proposito, continuate con le domande)!
Oggi rispondo a un altro quesito di Andrea Cipollaro, che pone la seguente super-domanda: “le chiedo, visto che ha una visione più globale, quali sono i campi dove si può investire?”
Ecco cosa rispondo. Chi vuole guadagnare davvero dovrà rischiare, acquistando azioni nel mondo dell’innovazione tecnologica e della biotecnologia. La maggior parte delle persone tuttora non riconosce le gigantesche implicazioni di questo fenomeno. Le scoperte maggiori che ci attendono riguarderanno la cura del cancro, delle malattie cardiache, dell’Alzheimer, del diabete, della sclerosi multipla e di altre malattie più rare. Investire sulla società giusta può generare rendimenti impressionanti anche in un contesto di mercato tutto sommato difficile. Migliaia di piccole aziende già oggi lavorano su progetti interessantissimi, rivoluzionari, significativi. Molte di loro falliranno, ma alcune cambieranno il mondo come hanno fatto Google e Facebook. Gran parte di esse si trova in California o a Boston, alcune sono in Europa, altre ancora in Asia dove si incomincia a contrastare efficacemente gli Usa in campo tecnologico. A ogni modo gli Stati Uniti rimangono ancora molto avanti. Bisognerebbe avere il tempo per mapparle e analizzarle, per capire cosa queste società stanno facendo; la ricompensa per avere individuato quella vincente sarebbe enorme.
Ma, in effetti, su cento società biotech nei prossimi dieci anni, ottanta falliranno, diciotto faranno i soldi e due diventeranno più grandi di Facebook. Allora quali scegliere?
È impossibile saperlo. È certamente più facile tenere d’occhio gli indici biotecnologici perché è tutto il settore che crescerà.
Stay tuned!