24 Mattina – Presentazione di Trova Lavoro Subito

Alberto Forchielli viene intervistato da Radio 24 da Alessandro Milan sull’uscita del libro “Trova Lavoro Subito” scritto con Stefano Carpigiani ed edito da Sperling & Kupfer

Ecco una selezione dei temi relativi

1. Perché vuoi invitare gli italiani a cercare lavoro fuori?
Perché vorrei che lo trovassero!!
Perché in italia non ci sarà lavoro per tutti per generazioni. A quel punto o stare a casa a fare i disoccupati o cercarselo dove c’è. Anche se non può essere la soluzione per tutti ahimè.
Nessun invito agli italiani a cercare lavoro fuori. Il mio è solamente un invito a trovare lavoro dove c’è. Qui non è questione di avere scelta se trovare lavoro in Italia o fuori ma, anzi, è una questione di dovere etico. Se il lavoro non c’è e non ci sarà allora trovo molto più onesto ammetterlo e metterci una pezza aiutando chi può, ad avere un futuro ovunque esso sia. E non si tratta solo di una questione economica. Molte persone restano distrutte dall’impossibilità di trovare lavoro. E questo va ben oltre la sfera economica ma tocca tutti gli aspetti umani. Credo sia il momento di passare dal “dateci il lavoro” al “ora mi vado a prendere il lavoro dov’è”.

2. Non ti senti senti anti italiano?
 
Al contrario parlo così, perché mi SENTO ITALIANO e capisco le frustrazioni degli Italiani!!!!
 
Non si tratta di essere italiani o anti-italiani. Si tratta di dire le cose come stanno. Alla mia età credo che almeno di dover la sincerità all’Italia e agli italiani. In mondo ha messo il turbo ormai da anni e noi siamo ancora lì che ci lamentiamo perchè vorremmo che tutti usassero la bicicletta. L’unica soluzione è scrollarsi di dosso il sistema e auto globalizzarsi.
Si guarda da morire. Negli US lavorano tutti come dei dannati alla ricerca della realizzazione del self-made-man; in Silicon Valley non dormono più per la creazione della loro 1 Bln company, in Asia le famiglie impegnano tutto quello che hanno per far studiare i figli nelle migliori scuole del mondo per far sì che possano avere un futuro migliore e pieno di soddisfazioni.  La stampa europa dibatte come riuscire ad attire i migliori talenti per dare benzina alla crescita e alle imprese. E in Italia siamo ancora qui a cercare di trattenere i nostri migliori talenti facendoli sentire in colpa: “dovresti restare e combattere” “dovresti restare, altrimenti chi mi paga i privilegi” “dovresti restare prima o poi troverai anche tu lavoro, aspetta” “chi se ne va è anti-italiano”. L’unica verità è che i problemi dell’Italia sono gli stessi da 50 anni e, quando possibile, sono peggiorati e si sono cronicizzati. Ormai non credo più nelle bacchette magiche e, ad ogni modo, anche facessimo oggi, non domani, in 100 o in 1.000 giorni, tutto quello che c’è da fare, ci vorrebbero comunque 15-20 anni per recuperare terreno. Ecco allora che l’unica soluzione è auto-globalizzarsi o globalizzarsi in piccoli, gruppi, network, distretti e andare oltre all’Italia. Ora è anti-italiano chi vuole dare una speranza a tutti coloro che possono (non tutti) avere un futuro migliore anche lontano dalla propria patria oppure chi li obbliga a restare senza lavoro e depressi a casa illudendoli con promesse mai mantenute ?

3. Da cosa si deve partire per trovare lavoro? La scelta del posto o la scelta della professione?
Capire che cosa si cerca dalla vita in funzione delle proprie potenzialità.
E poi bisogna informarsi, controllare i visti, il costo della vita, la retribuzione media, il livello di tassazione, lo stile, la società etc. Unica cosa da evitare è l’essere ossessionati dalla ricerca di lavoro. Facile da dire ma difficile da fare.
Insomma la prima cosa da fare per cercare lavoro è capire cosa si cerca e che cosa è ragionevole aspettarsi. Finito questo momento introspettivo tutto il resto viene di conseguenza. Come prima cosa bisogna capire che tipo di lavoro si deve cercare all’estero quindi la professione e, a quel punto, verificare dove è ricercata nel mondo. E’ qui che iniziano i guai perchè visti, costo della vita, retribuzione media, livello di tassazione, stile di lavoro, società in cui andare a lavorare diventano i problemi reali. Il bilanciamento di tutti questi fattori è sempre molto personale e quindi anche da dati di partenza molto simili possono risultare scelte finali molto diverse. Poi non c’è da dimenticare che la ricerca di lavoro è come la ricerca del fidanzato/a , appena ti va via l’ansia di trovarlo/a, appena non lo cerchi più in modo esasperato arriva.
4. Qual è tipico errore dell’italiano che cerca lavoro all’estero e che tu hai riscontrato?

Pensare che tutto il mondo è paese e utilizzare gli schemi mentali che userebbe in Italia. La comprensione delle differenze culturali e non resta un fattore importante

5. Si percepisce dal libro che tu consigli di non risparmiare soldi x  comprare case ai figli ma x pagare gli studi all’estero…giusto?
Sai avere risparmi adesso in Italia e ‘ come stare sulla schiena del buratello…….meglio capitalizzare una vera professionalità!!
L’italiota continua a pensare che basti una spintarella per mettere a posto i propri figli e non valga la pena farlo studiare perchè tanto non serve. Questo ci dà la misura dell’opinione che abbiamo di meritocrazia come sistema stato.
Compra una casa a tuo figlio, magari nella tua stessa città e gli metti un ceppo al piede. Se investi nella sua cultura, negli studi nella formazione continua e gli apri gli orizzonti, mentali ma non solo. Non vorrei esser tacciato di essere un traditore della corporazione dei costruttori edili, chi può compri 10 case ai propri figli e gli permetta di fare i migliori studi al mondo ! Il problema è che ormai siamo permeati da una società che insegna ogni giorno l’arte dell’arrangiarsi, dell’aggirare le regole, dell’approfittarsi e dove troppo stesso la parola merito viene sostituita con la parola clientelarismo. Mi piange il cuore ogni volta che predico cultura e mi viene risposto che tanto non serve a molto perchè l’importante è avere le conoscenze giuste. Fortunatamente non tutta l’Italia è così e ci sono ancora tante tantissime aziende che lavorano bene e promuovono il merito ma sono ancora troppo poche e troppo piccole. Quindi sì, molto meglio investire negli studi che in una casa. Meglio una dimensione globale che una provincialotta e bigotta
6. Quali lingue sono fondamentali?

Inglese, triste doverlo ancora ripetere. Poi Francese e Tedesco. In termini assoluti il tedesco si parla poco nel mondo anche se ora la Germania è un’attrazione importantissima per gli italiani. Il Francese invece è molto parlato soprattutto in Africa e questo vuol dire Oil&Gas e Costruzioni tra le varie cose. Non vi dico lo spagnolo perchè da italiani è relativamente semplice impararlo. Però qui dovremmo parlare di quale seconda lingua parlare oltre all’inglese….

7. Qual è oggi il paese in cui ci sono maggiori possibilità lavorative?
Guarda caso è l’Australia agli antipodi dell’Italia.
Poi però il visto fa massacri degli italiani e finiamo in Germania dove spesso non sappiamo parlare la lingua e in Inghilterra dove Londra è diventata per popolazione la Città Italiana più popolosa dopo Genova.
Gli italiani vanno in Germania (c’è il problema della lingua) e in Inghilterra (c’è il problema del sovraffollamento di italiani ma non solo). Quindi questi sono i due stati in cui ci sono maggiori possibilità lavorative per gli Italiani. Riescono a mettere assieme facilità di ingresso perchè sono in Europa e mercati del lavoro sufficientemente grandi per essere interessanti per tanti, tantissimi.  Quindi non ci sono molte acrobazie da fare, per la stragrande maggioranza degli Italiani lavorare all’estero vuol dire Inghilterra o Germania, non c’è molto da aggiungere. In termini relativi invece dipende parecchio dalle professionalità che si sono sviluppate e tra gli stati più interessanti ci sono, ovviamente, gli Stati Uniti, Australia, Singapore, e ovviamente gli stati del Golfo. Non per tutti però, bisogna essere molto specializzati e avere le competenze necessarie per essere ricercati.
8. Dacci qualche dato su paesi migliori e professioni più ricercate
Ma non è che mi hai scambiato per il mago OTHELMA???????
Ad ogni modo STEM, Coding e Healthcare. Science, techonology engineering mathematics sono alla base della crescita a livello globale. Il Coding e quindi SW è ormai attorno a noi in ogni singolo momento della nostra vita, anche quando non lo vediamo c’è codice. Cura della persona perchè stiamo invecchiando e vogliamo invecchiare bene e ben curati…

STEM, Coding, Healthcare. Il trittico del lavoro. Le aziende che crescono investono in Science. Technology, Engineering, Mathematics. Inutile dire che le aziende che crescono hanno bisogno di lavoratori con le giuste competenze. Coding: stime dicono che nella sola Unione Europea nei prossimi 20 anni ci sarà una mancanza strutturale di quasi 1 mln di lavoratori in questo settore; ormai tutto quello che ci circonda è codice, anche la tecnologia di consumo si basa su codice, chip e softwares.  E infine Healthcare, in un modo che invecchia tutto quello che ha a che fare con la cura della persona, biotech, cure non può che essere in futuro ed essere un settore dove ci sono opportunità. Ah i Paesi migliori di solito sono quelli di cui potete parlare la lingua locale e, in second’ordine l’Inglese. Ah sì non mi sono dilungato troppo finora ma senza una seconda lingua a livello fluente dove pensate di poter trovare lavoro? giusto con le Arzdore a Imola!!
9. Ok mettiamo che io domani voglia emigrare: cosa faccio? Chi chiamo? A chi scrivo?  Proprio i primi passi concreti da fare?
Se vuoi emigrare, patacca, prima dei trovare lavoro.. Se non lo trovi cosa vuoi emigrare a fare.. vai a fare all’estero lo schiavo sennò. Ad ogni modo non vorrai mica che ti sveli tutti i segreti del libro in un paio di minuti. Comunque come prima cosa prepari un curriculum che sia degno di questo nome e non ti metti le reggicalze per fare la foto sexy che ti scambiano per un travestito.
10. Essere Italiani nel mondo oggi come ci percepiscono?
Ci vogliono tutti bene.. il problema è che non trovi lavoro perchè sei simpatico, socievole e benvoluto. Prima servono competenze e skill corrette e poi magari, come 7° 8° parametro ci possiamo giocare l’italianità.

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